SABATO 11 NOVEMBRE 2023 – ORE 21
con MARIANNA ESPOSITO e EVA MARTUCCI
produzione Teatro dei Lupi Milano con la collaborazione dell’associazione La Consapevolezza di Venere ONLUS
L’INVASIONE è una commedia tragica, che parla di amore in modo inconsueto gettando un faro su tutto ciò che amore non è. Storia vera di un’amore violento e tossico, che vuole risvegliare le coscienze ed educare, ma anche dare speranza alle donne che da situazioni simili non solo si può uscire, ma ci si può riscattare.
“Vogliamo mostrare che l’amore non è possesso, non è controllo e non può essere violenza… e lo faremo raccontando una storia, purtroppo, simile a tante, in cui questi volti, di medaglie assai diverse, vengono confusi.
Abbiamo concepito questo spettacolo come una commedia che lentamente si infetta di tragico: parleremo di abuso quando lo spettatore sarà ormai allineato ai ritmi e al linguaggio della commedia, il contrasto sarà ancora più forte, ancora più incomprensibile e completamente ingiustificabile.
Per raggiungere il massimo effetto in questa direzione, vedremo la storia narrata dall’interno, dalla mente e dal piccolo, infinito universo interiore della protagonista, attraverso un impianto scenografico e narrativo semplice, diretto ed estremamente comprensibile per il pubblico.“
Scritto e diretto da Alberto Corba
Aiuto regia Eleonora Ripa
Con: Marianna Esposito e Eva Martucci
con le voci di: Cecilia Uberti Foppa e Nicola Ciulla
Scenografia e costumi: Eleonora Ripa
Tecnica e luci: Christian Ravanelli
Comunicazione: Daniela Pulerà
Organizzazione: Michelangiola Barberi Torriani
Bianca è una donna felice, realizzata, intelligente, emancipata e indipendente. Ha un buon lavoro, un matrimonio alle spalle che non ha funzionato, ma di cui non si pente, e tanti amici. Sotto una facciata vincente cela paure e fragilità che fatica ad ammettere, anche con sé stessa, ma agli occhi del mondo si direbbe una persona che ha tutto. Solo una vocina, nascosta nel retro della mente, le sussurra che nella sua vita manca un pezzo importante: l’amore. Bianca è cresciuta nel mito dell’amore da favola: quello travolgente, e appassionato, romantico, ma anche piccante… che cambia tutto e ridà senso a tutto. Da donna adulta sente, con una nota di malinconia, che quella parte della sua storia non è ancora stata raccontata per bene. In questo momento della vita, incontra Nero- uomo affascinante, gentile, simpatico che non manca di velare la propria personalità con un briciolo di amarezza e mistero, che lo rende irresistibile – è un uomo adulto, sicuro di sé e di volere Bianca in ogni momento, sa che si ameranno e saranno felici, come nelle favole che leggevano da bambini. Bianca e Nero sembrano fatti per completarsi a vicenda e il loro rapporto sembra perfetto.
Dopo pochissimo tempo i due decidono di vivere insieme e non sembra nemmeno una follia, ma lentamente le cose cambiano e Nero prende possesso della vita di Bianca un pezzo per volta, lentamente, ma con metodo e costanza.
Bianca si trova privata di tutto ciò che la rendeva felice: gli amici, il lavoro, gli hobby. Si ritrova sola con questo amore di cui credeva di aver bisogno e che invece la sta trasformando in una donna che non riconosce più. Ed è a questo punto che comincia la violenza.
Prima è violenza verbale: umiliazioni, insulti gratuiti, vessazioni. Ma in che modo reagire? E ha senso reagire?
In fondo sono solo parole. Poi arriva la prima aggressione fisica.
Bianca è prigioniera, fatica a vedere la situazione oggettivamente, ma il pubblico riconosce l’abuso e vede finalmente Nero per ciò che è, non il complemento di Bianca, non l’amore che la donna cercava, ma il suo opposto.
L’invasione di Nero continua, si prende pezzi della vita di Bianca: la casa, il lavoro, i risparmi, l’indipendenza economica, la sicurezza, sino a prendersi la mente, la libertà di pensiero, la percezione del giusto e dello sbagliato, la capacità di distinguere la realtà dall’illusione distorta che lui ha creato per lei.
Solo dopo aver perso tutto, Bianca trova la forza di fare il primo passo verso la ricostruzione del proprio mondo, il quale ha la possibilità di tornare come prima, o meglio ancora di prima, con il pubblico invitato sul palco per contribuire con oggetti e brandelli di colore